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FRA DANIELE
Voleva essere felice
Daniele, di Mondovì, è uno dei
Frati Minori della parrocchia di San Bernardino a Saluzzo. Qui la presenza dei
figli di San Francesco ha una storia lunghissima che risale agli inizi del 1400
e qui, oltre la parrocchia, i Francescani si sono occupati per anni della
formazione dei giovani, in particolare di quelli che volevano essere frati. Presenti
in tutto il mondo i Francescani cercano di vivere la Regola del fondatore che
invita i suoi Frati a “vivere il Vangelo in obbedienza, castità e senza nulla
di proprio”. Dunque la cosa principale è vivere e testimoniare il Vangelo. San
Francesco non ha infatti lasciato una lista di cose da fare ma ha insegnato uno
stile di fare le cose; ha dato spazio alla creatività dei frati. Per questo
possiamo vedere i francescani presenti in tutti i campi della pastorale, della
carità, sulle strade del mondo intero, in missione. Francesco ha infatti
insegnato uno stile di vita che è universale e senza tempo e che ha ancora qualcosa
da dire al nostro tempo: è la forza dei santi! Dice Fra Daniele che seguendo
San Francesco capiamo che Gesù ci chiama oggi a cose diverse da ieri e che in
futuro potranno senz’altro cambiare. Ma la missione dei francescani sempre sarà
quella di essere obbedienti al Vangelo.
Daniele scopre quasi per caso san
Francesco quando faceva le scuole superiori. Andava a messa un po’ per
abitudine e un po’ per stare con gli amici, come tanti altri ragazzi. Ricorda
che una domenica ascoltando il brano del vangelo dove Gesù invia i discepoli ad
andare in missione senza portarsi niente sentì che quelle parole risuonarono in
modo diverso, non gli uscivano dalla mente. Non riusciva però a capire cosa
significasse questo. Daniele cercava la felicità perché era infelice. “Avevo
come un grande buco dentro che non riuscivo mai a riempire, più cercavo di
riempirlo di cose più mi sembrava che il buco si allargasse. La cosa, poi, che
mi lasciava più perplesso era vedere gli altri giovani della parrocchia
felici”. Voleva sapere come facevano. Incuriosito è andato da loro a chiedere
perché erano così contenti. “Vieni con noi!”, gli hanno risposto e lo hanno
invitato ad un ritiro. Ci andò senza sapere cosa fosse un ritiro e cosa volesse
dire “Lascia che Dio ti parli”. In questo ritiro dai Frati Domenicani Daniele
incontra una ragazza che gli parla di San Francesco. Le vie della ricerca
vocazionale sono davvero curiose e imprevedibili! “Mi piace, forse Francesco è
proprio quello che sto cercando... la proposta di Francesco corrisponde al mio
desiderio”, pensò Daniele. A partire da quel ritiro comincia a farsi più chiara
la storia di amore che Dio aveva iniziato da tempo verso di lui. “E’ una storia
lunga e paziente – dice Daniele – perché nonostante i miei pasticci Dio non
smette mai di amarmi e, alla luce di san Francesco, mi permette di continuare
perché il cammino della mia vocazione non è ancora finito”. Vivere la nostra
vocazione è un compito di tutta la vita.